Alleanze educative

 

Durante questo periodo trascorso in vacanza ho avuto modo di riflettere in diverse circostanze, soprattutto confrontandomi con altri genitori ed amici, sul tema dell’alleanza educativa come valore da custodire ed alimentare. Mi riferisco alla predisposizione all’ascolto, all’attenzione, al desiderio del bene dell’altro che, come persone, genitori, figli, amici, colleghi… dovremmo vivere come stile relazionale che ci caratterizza. Quello che negli ultimi mesi sta succedendo a noi e intorno a noi ci ricorda più fortemente che mai, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che pensare di essere/fare da soli in modo autoreferenziale e indipendente dagli altri è una pura illusione. Siamo strettamente connessi tra di noi e il nostro benessere si costruisce anche attraverso la costruzione del benessere di chi ci circonda. Penso a quando una persona che mi è cara è felice: ciò non procura anche in me felicità? Certo che sì! La gioia che vive un altro è diventata gioia che vivo io! Ecco allora che la felicità non è una cosa che si ha o non si ha ma piuttosto uno stato dell’essere al quale si può attingere senza esserne direttamente l’origine. Lo stesso vale anche per tutte le altre situazioni che la vita ci chiama ad attraversare…

Da qui l’importanza del confronto, della costruzione di relazioni di fiducia, della capacità di aprirsi alla novità e, perché no, magari al cambiamento. Avere a cuore il proprio bene e quello degli altri non è qualcosa che crea conflitto o competizione ma piuttosto ci sostiene e ci incoraggia a camminare insieme, a non vergognarci di chiedere aiuto, a essere attenti a dare sostegno a chi manifesta di averne bisogno. Il mio lavoro di Pedagogista Clinico® è orientato a creare relazioni educative, alleanze e condivisioni di intenti, tutto nell’ottica della crescita e al benessere di più persone possibile. “I CARE”, mi interessa, ho a cuore… è un modo di vedere le cose che fa uscire dall’idea che il problema è solo tuo, la difficoltà di tuo figlio è solo tua, la soluzione la devi trovare solo tu. Creare rete con altre persone, che siano professionisti, genitori, insegnanti, allenatori, educatori… è una grande opportunità per far sì che questa interdipendenza che ci lega gli uni agli altri sia vissuta come ricchezza, risorsa, occasione e non solo come vincolo dal quale non si può scappare. Auguro a ognuno di poter guardare la realtà con gli occhi di chi si sente parte e vuole fare la sua parte, uscendo dall’ottica della competizione per abbracciare quella della corresponsabilità.