Genitori sempre. Prima, durante e dopo l’emergenza.
A voi il mio grazie di cuore!
E se posso esservi utile… ci sono!

Cari mamme e papà, genitori di figli di qualsiasi età, il mio pensiero è per voi che state vivendo questo momento di emergenza e dovete affrontarlo prendendovi cura non solo di voi stessi ma anche dei vostri figli. Essere consapevoli di questo doppio impegno è estremamente importante e merita una riflessione, ma soprattutto un grazie! Vediamo da dove nasce la mia gratitudine per voi…

Da qualche settimana a questa parte il mondo che eravamo soliti abitare, fatto di ritmi, organizzazione, abitudini è improvvisamente venuto a mancare e ciò magari ha voluto anche dire non poter dare più per scontate alcune certezze e mettere in campo le nostre capacità di adattamento alla nuova situazione.

Per chi ha dei figli come voi l’impegno è ancora più gravoso perché duplice: esso riguarda la necessità di doversi riassestare sia come individui che come genitori. Permettetemi allora di dirvi “grazie” per quello che state facendo da sempre ogni giorno -crescere con amore i vostri figli- perché questa emergenza è un’ottima occasione affinché non resti relegato ingiustamente nelle cose date per scontate il grande servizio che state rendendo non solo alla vostra famiglia, ma a tutta la collettività.
Grazie perché i vostri figli hanno dei genitori su cui contare che, con i loro punti di forza e le loro aree di crescita, ce la mettono tutta per crescere e offrire al mondo delle persone forti e generose, gentili ed educate, intelligenti ed intraprendenti.

Grazie perché i vostri figli sono o saranno i compagni di asilo, di scuola, di calcio o pallavolo, i colleghi, gli amici, gli insegnanti… dei miei figli, dei figli di tutti gli altri genitori che, come voi, hanno creduto e scommesso sulla vita.

Ecco: vorrei che tra le cose che si sono date per scontate fino ad ora non ci fosse anche la gratitudine che vi va riservata e che oggi più che mai va manifestata.

Essere consapevoli della grandezza alla quale siete chiamati va di pari passo con l’umiltà con la quale avete vissuto il vostro essere genitori senza chiedere nulla in cambio. Un grazie, quello che vi dedico, che mi auguro possa essere come un sorriso che arriva al cuore, che non cancella la fatica, la paura, lo scoraggiamento che magari potete aver incontrato, ma che illumina e ristora e rinnova nell’energia e nell’intenzione di fare ogni giorno del proprio meglio. Come Pedagogista Clinico® ci sono e vi sono accanto, con passione e desiderio di essere di aiuto e, perché no, anche per farvi sentire che non si è soli nel vivere il ruolo genitoriale che avete scelto per voi!

Voi siete l’arco dal quale, come frecce vive,
i vostri figli sono lanciati in avanti”.

Kahlil Gibran