Sì, perché con le tracce lasciate sulla parete si può accedere ad un livello diverso di conoscenza e coscienza di sé, senza obblighi di rappresentazione ma piuttosto con il piacere di sperimentarsi in tanti modi differenti: ad occhi aperti o chiusi, con movimenti armonici o energici, lenti o veloci. Una dimensione questa dove non c’è intento di valutazione alcuna o tantomeno necessità di riferirsi a qualsivoglia modello da copiare. Al contrario, si vivono esperienze in libertà, dove fantasia e creatività possono esprimersi in abbondanza e nel rispetto del proprio ritmo respiratorio, della fluidità dei propri movimenti, delle emozioni che attraversano il corpo e lasciano tracce di diverse forme e colori. Contenuti personali che trovano opportunità concrete di rivelazione e legittimazione, che offrono occasione di incontrare la propria organizzazione e collocazione del tempo e nello spazio. Grazie all’utilizzo della parete attrezzata si possono vivere esperienze di grande soddisfazione e di progressione nelle proprie potenzialità di espressione oltre che di acquisizione e consolidamento di competenze relative al proprio equilibrio, alla concentrazione e all’autocontrollo. Provare per credere!