Lasciare traccia di sé

 

Chi entra nel mio studio professionale non può fare a meno di notare la presenza di una grande parete attrezzata, una sorta di lavagna grande come il muro che la ospita, ricoperta da un laminato che resiste molto bene ad uno specifico tipo di pennarelli il cui inchiostro si può facilmente cancellare innumerevoli volte. È la parete su cui, stando in posizione sia statica che dinamica, si possono realizzare le infinite esperienze suggerite dalle tante tecniche che supportano i metodi della Pedagogia Clinica. Nella mia esperienza di Pedagogista Clinico® l’utilizzo di questo strumento è molto frequente e del tutto originale. Mettendosi di fronte alla parete attrezzata si può dare il via ad innumerevoli opportunità di trasformare i propri gesti in tracciati caratterizzati da diverso andamento ed orientamento, diversa dimensione e pressione, con variazioni di effetto in relazione al ritmo motorio, alla tonalità e alla forza muscolare. Si tratta di espressioni gestuali e grafiche ben diverse dal disegno e che danno l’opportunità alla persona di poter sperimentare gesti espositivi e dichiarativi di sé.

Sì, perché con le tracce lasciate sulla parete si può accedere ad un livello diverso di conoscenza e coscienza di sé, senza obblighi di rappresentazione ma piuttosto con il piacere di sperimentarsi in tanti modi differenti: ad occhi aperti o chiusi, con movimenti armonici o energici, lenti o veloci. Una dimensione questa dove non c’è intento di valutazione alcuna o tantomeno necessità di riferirsi a qualsivoglia modello da copiare. Al contrario, si vivono esperienze in libertà, dove fantasia e creatività possono esprimersi in abbondanza e nel rispetto del proprio ritmo respiratorio, della fluidità dei propri movimenti, delle emozioni che attraversano il corpo e lasciano tracce di diverse forme e colori. Contenuti personali che trovano opportunità concrete di rivelazione e legittimazione, che offrono occasione di incontrare la propria organizzazione e collocazione del tempo e nello spazio. Grazie all’utilizzo della parete attrezzata si possono vivere esperienze di grande soddisfazione e di progressione nelle proprie potenzialità di espressione oltre che di acquisizione e consolidamento di competenze relative al proprio equilibrio, alla concentrazione e all’autocontrollo. Provare per credere!